L’edificio è formato da due vani: un vestibolo ottagonale e la cappella circolare con l’altare.
Vanno segnalati inoltre inoltre alcuni ambienti che insieme alla cappella costituiscono quello che è stato definito il santuario filippino: le camere di san Filippo divise su deue piani e raccordate dalla scala a chiocciola opera di Francesco Borromini: il primo ambiente, in origine il refettorio, venne ristrutturato dal Borromini nel 1638 e decorato nel 1643 da Niccolò Tornioli con scena dalla vita di san Filippo. Una targa marmorea ricorda l’introduzione della festa di precetto nella diocesi di Roma il 26 maggio del 1725. Vi sono presenti inoltre oggetti appartenuti al santo e alcune lettere autografe, tra le quali una di Carlo Borromeo e una di Clemente VIII. Al piano superiore vi è la cappella privata del santo ricostruita nel 1635 dopo essere stata distrutta da un incendio nel 1620 a seguito di un razzo lanciato da Castel Sant’Angelo; ai lati dell’altare sono il letto e il confessionale di Filippo provenienti dalla chiesa di San Girolamo della Carità.
La cappella interna, detta anche cappella Donati in memoria dall’avvocato concistoriale Giulio Donati che nel 1641 si offrì di decorarla, si trova dietro la cappella esterna e dall’altare è possibile vedere il corpo. L’ambiente ospita dal 1635 parte della muratura della camera del Neri distrutta anch’essa dall’incendio del 1620.Descrizione: Nel 1599 la ricognizione del corpo di Filippo Neri, morto quattro anni prima, aveva rivelato l’incorruzione quasi perfetta se si eccettua il viso che fu coperto con una maschera di cera in seguito sosituita con una maschera d’argento. Il corpo è stato posto sotto l’altare. In origine era visibile su richiesta. Ma sotto il pontificato di Urbano VIII Anna Colonna, moglie di Taddeo Barberini principe di Palestrina e prefetto di Roma, ottenne che metà del corpo fosse traslata nel convento oratoriano di Napoli. In seguito a questo evento la cassa venne chiusa ermeticamente. Il corpo viene nuovamente esposto nel 1922 dopo una solenne processione. Entrata in uso: nell’anno 1602 Reliquia: Ossa
Ubicazione originaria del Santuario: verificare
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Alla morte di Filippo Neri, avvenuta il 26 maggio 1595, il patrizio fiorentino Nero del Nero, barone di Porcigliano e lontano parente del futuro santo, promuove la costruzione di una cappella per ospitarne il corpo. Il 6 luglio 1600 è posta la prima pietra. Nel 1602 la struttura architettonica doveva essere completata.
Via Giulia, 134, 00186 Roma, Italy
Cappella di San Filippo Neri
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