Beato Antonio Vici

In una descrizione che abbiamo di fine XVI secolo, la chiesa presenta un’unica navata e al posto dell’attuale navata minore (quella nella cui abside si trova l’urna santuario del beato Antonio), si trovava una sola cappella esterna alla chiesa, dedicata a San Sebastiano con una statua quattrocentesca in legno (ora conservata nella cappella di Sant’Antonio di Padova). Agli inizi del XVII sec la chiesa subì forti rimaneggiamenti: venne abbassato il pavimento, alzato il tetto, ricostruita la volta e venne aperta sulla destra una nuova navata di dimensioni minori. In questa seconda navata vennero sistemati: sulla parete laterale l’affresco venerato della Madonna con San Francesco e la cappella del Terz’Ordine Francescano, sull’abside venne aperta la Cappella attualmente dedicata al beato Antonio Vici (all’origine dedicata a San Diego).Descrizione: L’oggetto del culto è costituito dal corpo mummificato del Beato Antonio (Stroncone1381, Assisi 1461), custodito in un’urna di vetro. Reliquia: Altra
Ubicazione originaria del Santuario: Nella cappella del beato Antonio. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Fotografie Conservazione attuale: Nella cappella del beato Antonio.
I miracoli sono raccolti nella ‘positio’ del beato conservata nell’archivio del Convento di Assisi.
Il beato Antonio Vici morì nel 1461 (7 febbraio) ad Assisi nel convento di San Damiano: l’anno successivo apparve sulla sua tomba una fiamma prodigiosa. In seguito a questo evento si decise di eseguire la ricognizione del corpo che venne trovato intatto e flessibile: le spoglie vennero allora sepolte davanti all’altare maggiore in San Damiano. Nel 1599 venne effettuata una seconda ricognizione del corpo in seguito alla quale venne collocato in un’urna con cristalli e posto sopra un altare in San Damiano. Nel 1680 venne abbellita la sua urna; il fondo della cassa su cui riposava venne donata al padre Giovanni Salvati da Stroncone (paese natale di Antonio Vici) per la chiesa di San Francesco del suddetto paese. La venerazione per il beato Antonio, iniziata subito dopo la notizia della sua morte, si era sempre mantenuta viva a Stroncone dove cresceva sempre più il desiderio di poter custodire il corpo del ‘proprio’ beato. A coronamento di tale speranza, nel 1809 (dal 24 al 27 agosto) un gruppo di venti stronconesi, guidati da padre Angelico Coletti riuscirono a riportare le spoglie del beato nel suo paese natale con un atto di forza (realizzando una spedizione ad Assisi che ha quasi il sapore di un ‘rapimento’). Con un pellegrinaggio imponente e avventuroso, il corpo del santo venne finalmente ricondotto nella chiesa di Stroncone, dove numerosissimi ex voto testimoniano come la profonda venerazione popolare non lo abbia mai abbandonato. Il beato è più volte rappresentato mentre si cuce la pianta del piede in memoria delle mortificazioni a cui sottopose in vita il suo corpo.

05039 Stroncone TR, Italy


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