Costruito in stile rinascimentale, bramantesco, ha successivamente subito modifiche. La facciata, unica parte rimasta di questa prima struttura, risale al 1509. Verso la fine del XVIII secolo venne ricostruito l’interno della chiesa. L’interno è barocco anche se si avvicina al neoclassico. L’interno ha subito modifiche alla fine del XVIII con le offerte fatte dai contadini e padroni della seta.Descrizione: Si tratta di una ceramica povera di piccole dimensioni, del XVI secolo. Il carattere miracoloso dell’immagine fu ‘scoperto’ solo nel 1748. Entrata in uso: nell’anno 1748 Immagine: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Santuario della Beata Vergine delle Grazie Note sulla raccolta: sono 4 in tutto (2 su carta, 1 su tela, 1 su rame) Tipologia degli ex voto: Altro
In epoca remota, dicono le cronache, un’umile ceramica era esposta alla comune venerazione in un pilastro (cella) vicino al Molinetto. Scoperta per virtù miracolosa nell’anno 1748 (operava meraviglie e prodigi) fu poi trasferita – il 29 giugno 1752 – nella chiesa della Compagnia del SS. Sacramento. Presso il Sacello del Molinetto venne in seguito posta una nuova ceramica in sostituzione di quella traslata, ma non vi si constituì un culto di tipo santuariale.
nella seconda metà del XVIII.
La giurisdizione è parrocchiale. Dal 1509 la chiesa dedicata a S. Giovanni Battista al centro del Borgo fungeva da santuario della Confraternita del SS. Sacramento, poi compagnia del Rosario, poi Compagnia della B.V. delle Grazie.
Il patronato della Famiglia Bonaccorsi è attestato tra l’ inizio del XIX e l’ inizio del XX sec.
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Beata Vergine delle Grazie (in San G. Battista)
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