La primitiva cappella viene ampliata per iniziativa dei personaggi più eminenti di Moretta. Viene edificata una chiesa in stile barocco piemontese, a tre navate voltate, con due cappelle laterali, grandioso coro (progetto dell’architetto Leoni), pavimento di terracotta, alto campanile e sacrestia.Descrizione: Immagine della Vergine (busto) che tiene nelle braccia Gesù bambino, il quale ha in mano una piccola colomba. La Vergine nella mano libera stringe una pera, opera databile tra il 1630 e il 1684. Entrata in uso: tra l’anno 1684 e l’anno 1686 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Lungo le pareti Note sulla raccolta: Ex voto a partire dal 1685. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Protesi vere o rappresentate, Fotografie Conservazione attuale: Appesi alle pareti del santuario
Primitivo pilone e successiva costruzione di una cappella a protezione del pilastro (1684).
23 luglio 1684: il pilone della Madonna di Moretta per tre giorni si mosse vacillando ininterrottamente. È tradizione che tale immagine avesse operato qualche giorno prima un miracolo: la guarigione di dodici vacche di proprietà di una contadina, moglie di Beltramo che possedeva una cascina tra Villafranca e Cavour.
1684: pilone e costruzione dell’oratorio. / Gennaio 1685: con atto rogato dal notaio Borretto incomincia, per iniziativa di una congregazione composta dalle persone più ragguardevoli di Moretta, la costruzione della chiesa (Cfr. Archivio diocesano di Saluzzo). / Il santuario diventa meta di pellegrinaggio di personaggi nobili: il conte di Scalenghe, il principe della Cisterna, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il principe Amedeo.
1795: l’arcivescovo di Torino concede un’indulgenza di cento giorni da lucrarsi durante la novena dell’Assunta. / 25 gennaio 1951: indulgenza parziale concessa dal cardinal Fossati.
Via Po, 1, 12033 Moretta CN, Italy
Beata Vergine del Pilone
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