In un secondo tempo, all’originaria chiesa, vennero agginte il presbiterio, l’abside e due cappelle laterali dedicate a san Giuseppe (est) e a sant’Antonio da Padova (ovest). Dalla consultazione di alcune mappe del luogo la prima cappella può essere datata alla seconda metà del XVIII secolo, la seconda dopo la metà del XIX. Con l’aggiunta dell’abside e delle cappelle l’edificio passò da aula unica a chiesa con pianta a croce greca.Descrizione: L’affresco raffigura la Vergine che allatta Gesù bambino. Il dipinto proviene da una edicola lungo l’antica strada per Lavena ed è attribuito alla scuola del Luini. Il vescovo di Como, mons. Alessandro Macchi, il 15 agosto 1934 incoronò con corona d’oro sia l’immagine della Vergine che di Gesù. Entrata in uso: tra l’anno 1600 e l’anno 1625 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Nel presbiterio Note sulla raccolta: Sono presenti ex voto databili dalla XVIII secolo sino alla prima metà del XX secolo. Tra i pezzi più interessanti vi è l’effige, risalente al XVIII secolo, in argento cesellato su fondo di velluto rosso, rappresentante un devoto riccamente vestito (probabilmente il duca di Parma) inginocchiato davanti alla Madonna di Ardena. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti vari Conservazione attuale: Nel presbiterio
Il santuario sorse per iniziativa diretta della popolazione locale.
La leggenda di fondazione è pubblicata in Buzzi, Ardena e il suo santuario, 1982.
Ardena faceva parte del vicariato di Lavena che fino al 1633 era nella pieve di Agno (CH). Nel 1633, per ordine imperiale, venne costituita la pieve di Marchirolo. Ardena entrò a far parte di questa pieve e fu sottoposta alla parrocchia di Lavena. Nel 1715 Ardena venne elevata a vice-curazia con l’elezione del primo vice-parroco. Nel 1722 il santuario fu incluso nella pieve di Valtravaglia e nel 1886 venne eretto a parrocchia.
SP41, 8, Ardena, VA, Italia
Beata Vergine del Campaccio
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