Beata Margherita di Savoia (in S. Maria Maddalena)

In occasione della riedificazione della chiesa di Santa Maria Maddalena, su progetto di Bernardo Antonio Vittone, viene costruita una cappella lungo la parete sinistra dell’edificio liturgico abbellita da poregevoli marmi in cui fu deposta l’urna della beata MargheritaDescrizione: Corpo incorrotto della beata conservato in un’urna di cristallo. Urna e corpo della beata sono proprietà di casa Savoia; ancora nel 1952 Umberto II ha conferito all’ordinario diocesano di Alba l’incarico della custodia degli stessi. Entrata in uso: nell’anno 1693 Reliquia: Altra
Ubicazione originaria del Santuario: Intorno all’urna della beata Note sulla raccolta: Documentata la presenza di ex voto in cera e argento sin dal ‘600, periodicamente fusi dalle monache. L’urna tardo-impero in argento sbalzato, datata 1840, che contiene il corpo di Margherita di Savoia è un ex voto sabaudo. L’altare è addobbato oggi da una trentina di ex voto in argento e metallo a forma di cuore, del XX secolo. Ancora oggi vengono deposti sull’urna catenine e oggetti votivi. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Nella cappella della Beata Margherita di Savoia

Nel 1464 Margherita di Savoia muore ad Alba e viene sepolta nel monastero domenicano di Santa Maria Maddalena, da lei stessa fondato nel 1446. Nel 1566, Pio V sanziona e promuove il culto di Margherita di Savoia, allora sepolta in un sarcofago di marmo posto nel coro del monastero. Nel 1670, Clemente X innalza Margherita agli onori degli altari, proclamandola beata. Il corpo incorrotto di Margherita di Savoia viene trasferito in una cappella della vecchia chiesa annessa al convento nel 1693, in un’urna donata dal sovrano Vittorio Amedeo II. Da questo momento inizia la venerazione da parte degli abitanti di Alba. Nel 1802 viene soppresso il monastero e nel 1803 il corpo della beata è trasferito in duomo. La chiesa rischia di essere ridotta ad usi profani, ma viene acquistata da alcuni sacerdoti nel 1810. Nel 1817: Vittorio Emanuele I richiama le monache domenicane nel monastero e nel 1825: il corpo della beata ritorna nella chiesa di Santa Maria Maddalena. 1446: posa della prima pietra del monastero domenicano di Santa Maria Maddalena in Alba; 1461: Margherita di Savoia è priora del convento. / 1464: morte in Alba di Margherita di Savoia in odore di santità. Dopo alcuni giorni il corpo non dà segni di decomposizione. Alla tumulazione provvisoria segue nel 1481 la realizzazione di un apposito sarcofago di marmo inserito nel coro del monastero. / 1566: Pio V sanziona e promuove il culto di Margherita di Savoia. / 1670: Clemente X innalza Margherita agli onori degli altari, proclamandola beata. Il corpo incorrotto della beata viene trasferito in una cappella della vecchia chiesa annessa al convento (1693). / 1747-1749: inizia la costruzione della nuova chiesa a opera di Bernardo Antonio Vittone, dove viene sistemata l’urna contenete il corpo della beata, nella cappella di sinistra, datata al 1749. / 1802: soppressione del monastero. / 1803: il corpo della beata è trasferito in duomo. / 1807: l’intero monastero di Santa Maria Maddalena viene venduto all’asta. La chiesa rischia di essere ridotta ad usi profani, ma viene acquistata da alcuni sacerdoti (1810). / 1817: Vittorio Emanuele I richiama le monache domenicane nel monastero. / 1825: il corpo della beata ritorna nella chiesa di Santa Maria Maddalena, alla presenza del sovrano Carlo Felice e della consorte Maria Cristina. / 1840: il corpo è deposto nella nuova urna d’argento, dono di Maria Cristina, vedova di Carlo Felice, sistemata dietro una grata nella cappella in cui è conservato ancora oggi. /1882: soppressione del convento. Il corpo della beata rimane nella chiesa.1964: il corpo viene spostato sull’altare della stessa cappella, dove si trova ancora oggi. Dopo la soppressione, dalla fine dell’Ottocento sino alla morte dell’ultimo rettore (1987), la cura spirituale è stata affidata a un rettore stipendiato dal comune di Alba. Nel 1952 Umberto II ha conferito all’ordinario diocesano di Alba l’incarico della custodia delle reliquie. Oggi saltuariamente la cappella è officiata dal clero parrocchiale. Urna e corpo della beata sono di proprietà di casa Savoia.

12051 Alba, Province of Cuneo, Italy


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