Autore: guidasantuari
San Leopardo
Del complesso cultuale che sorgeva sul pianoro restano ancora parti dell’edificio conventuale e, sul lato opposto a questo, una grotta che, molto probabilmente, deve avere avuto un peso notevole per l’instaurarsi del culto. Dell’edificio conventuale restano oggi, ben visibili, solo le mura settentrionali ed occidentali che si elevano per circa nove metri, suddivise in quattro…
San Lorenzo in Lucina
Tra il 1606 e il 1650 la chiesa subisce significativi rifacimenti: nel 1606 il cardinale titolare Alessandro Peretti fa rimuovere l’altare maggiore dall’abside e fa portare i pavimenti della chiesa e quello del nartece allo stesso livello. Inoltre l’edificio si accresce di un convento e di un giardino, atti a ospitare i Chierici Regolari cui…
San Lorenzo fuori le mura
Il complesso cultuale si componeva in origine di due chiese. La Basilica Maior circiforme a deambulatorio, e la Basilica Minor martiriale (ad corpus) absidata a tre navate nell’antico cimitero di Ciriaca. Essa venne edificata da Costantino sopra-terra, ma con una doppia scalinata che permetteva ai pellegrini la discesa alla cripta e il ritorno all’aperto. La…
San Liberato
La chiesa consta di una sola navata, nel lato lungo di destra si aprono quattro cappelle, sulla sinistrasi trova il fonte battesimale. L’imponente altare maggiore è collocato nello spazio absidale realizzato nel 1896.Descrizione: Le reliquie furono inserite, inizialmente, in un’urna posta in fondo alla chiesa in una cappella, decorata da affreschi venuti alla luce in…
San Longino
Il santuario era situato all’interno del complesso cimiteriale noto già in antico come Ad clivum cucumeris o Ad septem palumbas, o Ad caput Sancti Iohannis, nel quale esistevano altri luoghi venerati (vedi San Blasto, San Giovanni, San Festo…)Descrizione: L’oggetto del culto era la tomba del santo; il sepolcro, non individuato, si trovava all’interno del cimitero…
San Lucano in Valle di San Lucano
Chiesa con una navata e capriate a vista, gli altari erano due: il principale aveva un dossale ligneo con la tela dipinta dal bellunese Nicolò de Stefani (1520 c. – 1599). Verso il 1630 l’edificio venne abbattuto da una valanga ma fu rifatto nella stessa forma e consacrato il 31 luglio 1635. Fu ricostruita o…
San Liberato
La chiesa di santa Maria del Carmine, edificata negli ultimi anni del Cinquecento, ha subito nel corso del tempo diverse trasformazioni: anticamente a croce latina, aveva una grande navata centrale, intersecata a destra da una piccola navata laterale, divisa da arcate; dalla navata centrale si accedeva a sinistra alla cappella dell’Addolorata e da lì si…
San Luca
All’originario edificio vengono apportate delle aggiunte: sul lato destro si apre un sacello, inaugurato il 5 maggio 1940 come sacrario dei medici che hanno dato la vita per la patria e per l’umanità; viene inoltre allestita la zona del silenzio, caratterizzata da un portico con tre arcate doppie: vi si conservano lapidi, busti marmorei e…
San Luigi Gonzaga
Chiesa a pianta longitudinale, a navata unica e cappelle laterali.Descrizione: Ritratto ad olio del santo effigiato di profilo, secondo l’iconografia diffusa dai Gesuiti, a mezzobusto e vestito dell’abito della compagnia di Gesù, chino sul crocifisso che stringe nella mano destra insieme a un giglio; la mano sinistra è appoggiata contro il petto in segno di…
San Grato di Hermitage
Nel 1740 la cappella, dedicata a san Grato, viene fatta risitemare e ingrandire dal prevosto della cattedrale Jean Jacques Duc. L’edificio fu restaurato più volte anche in seguito: in particolare nel 1770, 1885 e 1995.Descrizione: Ossa di san Grato Reliquia: OssaRaccolta di ex voto: No Sul luogo vissero degli eremiti. 11020 Charvensod AO, Italy
San Giuseppe in Spicello
l’edificio ottocentesco in stile neoclassico completamente intonacato. Ha due ingressi: uno coincide col portale della facciata principale e uno con la porta laterale del fianco sinistro. Nel lieve aggettare dell’avancorpo centrale della facciata leggiamo chiaramente la tripartizione interna in tre navate di diversa altezza e larghezza; inoltre, una cornice orizzontale che prosegue in coincidenza della…
San Giuseppe da Copertino
L’interno, a croce latina, a navata unica con cappelle laterali, misura 50 metri di lunghezza, 18 di larghezza e 30 di altezza.Descrizione: Lo scheletro di San Giuseppe (di cui, attraverso la trasparenza del modello, sono visibili il cranio, le ossa delle mani e dei piedi) è protetto all’interno di un’urna. Il volto è identico a…
San Gorgonio
La tipologia architettonica del santuario non è nota. L’unico dato disponibile riguarda la sepoltura di Gorgonio, che doveva trovarsi in interiore antro, dunque in un ambiente sotterraneo. Jean Guyon (p. 410) ipotizza che essa potesse trovarsi in un cubicolo illuminato da un lucernario.Descrizione: L’oggetto del culto era la tomba del martire, che non e’ stata…
San Guglielmo d`Orange
Aula a navata unica.Descrizione: Riposte nel 1628 in una ricca urna barocca in legno dorato, nel 1933 le reliquie del beato Guglielmo furono trasferite in un’urna metallica, collocata sotto la mensa dell’altare maggiore, protetta da una grata in ferro. Entrata in uso: nell’anno 1327 Reliquia: OssaRaccolta di ex voto: Dato non disponibile Il santuario sorge…
San Gottardo (alla Natività)
Non si dispone di informazioni sulla primitiva cappella ma già nel 1674 erano iniziati i lavori di ricostruzione della attuale chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, durante i quali la cappella dedicata a San Gottardo dovette assumere il suo assetto attuale. Nel XIX secolo venne costruito l’attuale altare, che nel 1860 risulta essere già…
San Giacinto
Nel Liber Pontificalis, ed. Duchesne, II, p. 13, r.42 e nel Regesto di Farfa, II, doc. 30, an. 747, si parla di basilica: non vi sono dati per definire la realtà architettonica relativa al termine.Descrizione: Oggetto del culto è la tomba del martire, il luogo ove è sepolto il suo corpo. Reliquia: OssaRaccolta di ex…
San Giuseppe
La cappella di S. Giuseppe si affaccia sulla Strada Provinciale che collega Asti a Chivasso. Di origini seicentesche e di propriet privata passa all’inizio del Settecento definitivamente al servizio della popolazione locale. Oggetto di numerosi interventi di ampliamento si presenta con una pianta a croce trilobata, voltata a botte nell’aula, a semicatino nell’abside e nelle…
San Giovanni Battista
Descrizione: Inizialmente l’oggetto di culto era costituito dal legno dell’albero di quercia dove, a metà del Cinquecento sarebbe miracolosamente apparso San Giovanni. Un frammento di questa pianta miracolosa venne rinvenuto, durante alcuni lavori di restauro condotti nel santuario, all’interno della base d’altare; un’altra parte del santo legno, fossilizzato, era conservato a lato dell’altare in una…
San Giorgio in Velabro
I lavori di restauro eseguiti intorno al 1926, hanno messo in luce la presenza di una basilica precedente all’attuale (più piccola) della fine del V secolo, inizio del VI. Tra il 682 e il 683 Leone II costruisce ex novo la basilica.Sotto papa Zaccaria la chiesa è già divenuta diaconia. Gregorio IV (827-844) intraprese importanti…
San Giorgio di Bolago
Edificio di modeste dimensioni ad aula rtettangolare. L’opera è stata più volte rimaneggiata e restaurata nel 1974-75 dagli Alpini.Descrizione: L’oggetto di culto è la località stessa, una forcella alpina dove secondo la tradizione sarebbe vissuto anticamente un eremita, forse in una grotta poco lontana. Sull’architrave della chiesa c’è la seguente scritta. ECCE ELONGAVI FVGIENS ET…