Santuario della Consolata: Cuore Mariano di Torino
Il Santuario della Consolata, noto affettuosamente dai torinesi come “la Conslà”, è un faro di fede e devozione mariana nel cuore di Torino. Questo luogo sacro, intriso di storia e miracoli, continua ad attrarre pellegrini e visitatori da ogni dove, desiderosi di trovare conforto e ispirazione nella figura materna della Vergine Maria.
Un Santuario Ricco di Storia e Fede
L’origine del santuario affonda le radici in tempi antichi. La devozione alla Madonna Consolata, protettrice di Torino, risale al V secolo, quando si narra che San Massimo, vescovo di Torino, nascose un’immagine sacra della Vergine per proteggerla dalle incursioni barbariche. Secoli dopo, nel X secolo, la leggenda narra che la Madonna apparve a San Massimo in sogno, rivelando il luogo dove era nascosta l’immagine e chiedendone la riscoperta. Sul luogo fu eretta una piccola cappella, che divenne ben presto meta di pellegrinaggi.
L’attuale santuario è il risultato di numerose trasformazioni architettoniche, culminate nel XVII secolo con il progetto di Guarino Guarini, che diede alla chiesa l’impronta barocca che ancora oggi la caratterizza. Nel corso dei secoli, il Santuario della Consolata ha visto accrescere la sua importanza spirituale, diventando un simbolo di speranza e consolazione per i torinesi.
La statua della Madonna fu portata nell’oratorio il 13 marzo 1853, quando ancora non esisteva il santuario nella sua forma attuale. L’utilizzo del santuario vero e proprio risale ad un periodo compreso tra il 1856 e il 1858.
Santi e Figure di Devozione
Il Santuario della Consolata è legato a figure di spicco della santità torinese. Oltre a San Massimo, già menzionato, il santuario è particolarmente legato a San Giuseppe Cafasso, sacerdote torinese e guida spirituale di San Giovanni Bosco, che frequentava assiduamente la Consolata per pregare e confessare i suoi penitenti. Anche San Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza, trovava nella Consolata conforto e ispirazione per la sua opera caritatevole.
Tesori e Curiosità del Santuario
Il Santuario della Consolata custodisce un patrimonio artistico e devozionale di inestimabile valore. L’interno della chiesa colpisce per la sua ricchezza decorativa, con marmi policromi, stucchi dorati e affreschi che celebrano la Vergine Maria. Particolarmente degno di nota è l’altare maggiore, sormontato dalla venerata immagine della Madonna Consolata, una scultura lignea risalente al XV secolo.
Un aspetto particolarmente interessante è la raccolta di ex voto conservati nella sacrestia. Tavolette dipinte risalenti al XIX e XX secolo testimoniano la profonda gratitudine dei fedeli per le grazie ricevute. Questi oggetti, spesso semplici e ingenui, raccontano storie di guarigioni miracolose, di pericoli scampati e di intercessioni divine.
Descrizione: La statua della Madonna fu portata nell’oratorio il 13 marzo 1853, quando ancora non esiteva il santuario
Ubicazione originaria del Santuario: Sulle pareti interne del santuario Note sulla raccolta: Ex voto del XIX e XX secolo. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Altro Conservazione attuale: Nella sacrestia della parrocchia Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Careggio, La religiosità popolare, 1995
Un’Esperienza di Fede e Contemplazione
Visitare il Santuario della Consolata non è solo un’esperienza culturale, ma soprattutto un’occasione per immergersi in un’atmosfera di fede e contemplazione. Partecipare a una messa, pregare davanti all’immagine della Madonna, ammirare la bellezza dell’architettura e degli arredi sacri sono gesti che possono nutrire l’anima e rafforzare la propria spiritualità.
Spunti per una Ricerca Avventurosa: Oltre alla devozione e alla storia, si possono rintracciare storie di guarigioni miracolose e grazie ricevute. Indaga tra gli ex voto, cerca le storie più toccanti o insolite. Chiedi ai sacerdoti del santuario se conoscono particolari aneddoti legati al luogo. Un’altra “avventura” potrebbe essere quella di esplorare i dintorni del santuario: la zona è ricca di palazzi storici e botteghe artigiane che raccontano la storia di Torino.
Secondo la tradizione, i condannati a morte, diretti al luogo dell’esecuzione, trovavano conforto nello sguardo di Maria, mentre passavano davanti alla cappella (edificio ad aula unica di dimensioni ridotte con porta vetrata in ferro battuto).
Piazza della Consolata, 10122 Torino