Madonna della Crocetta

Nel XIX secolo l’edificio liturgico venne arricchita sui tre lati di un portico deambulatorio per le novene. Attualmente la cappella ha un aspetto un po’ irregolare, con un corpo centrale più alto (e più antico) sormontato da tetto a spioventi, affiancato da una struttura più piccola sul lato destro, coperta da tetto in lose che si allunga a riparare il deambulatorio sui tre lati. Entrambi i corpi sono dotati di una piccola porta; quella di sinistra è sormontata da lunetta e affiancata da due piccole finestrelle rettangolari. Sulla sommità del tetto sono presenti un campaniletto a vela da fattura sobria ed una croce in metallo. Sulla facciata sono applicate due lastre in marmo: la prima invita a fare elemosine in nome della Vergine Maria; la seconda sancisce il confine tra i comuni di Cuneo e Borgo San Dalmazzo.Descrizione: L’immagine venerata è un dipinto della Madonna con il Bambino, racchiusa entro cornice in legno intagliato e dorato con motivi a fogliami sovrapposti tipici del primo Seicento. Si tratta di un’opera di modesta fattura ascrivibile a un pittore locale del XVII secolo; attualmente l’affresco è in cattivo stato, rovinato dallo sporco e dallo stato di incuria in cui si versava la chiesa fino a poco tempo fa. Entrata in uso: tra l’anno 1500 e l’anno 1699 Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: No

In realtà lo studioso Cesana afferma che da un antico documento si ha notizia che questa cappella esisteva prima della fondazione di Cuneo (1198): Cesana, La cappella di Crocetta, 1997, p. 55; tuttavia, dal momento che non si conoscono né l’ubicazione né la natura di tale documento, si è ritenuto più opportuno limitarsi ai dati certi raccolti nel corso della ricerca. In epoca recente il santuario è stato pressoché abbandonato e la sua ripresa è dovuta in gran parte alla buona volontà degli abitanti della frazione. In base agli affreschi da poco riemersi sulla parete di fondo, raffiguranti quattro santi e un donatore, è lecito ipotizzare che l’attuale cappella sia stata costruita verso la fine del XVI secolo, anche se alcune fonti riportano la notizia della sua esistenza già intorno al XII secolo (Cesana, La cappella di Crocetta, 1997, p. 55). La campagna decorativa più rilevante, dopo quella cinque-seicentesca, risale all’inizio del XX secolo ed è opera del pittore locale Bartolomeo Giorgis. Fin dall’inizio la cappella è stata curata da privati; oggi è tenuta in vita e tutelata dagli abitanti della frazione. Negli anni Novanta, un incendio appiccato da ignoti alla porta della chiesa si è diffuso su tutta la struttura, distruggendo, oltre al portoncino d’ingresso, i banchi e quel curioso apparato d’altare ligneo all’interno menzionato nella guida della città (Cordero, Da piazza Europa, 1988, p. 152). Poiché la parrocchia si trova esattamente sul confine tra il comune di Cuneo e quello di Borgo San Dalmazzo, anche la giurisdizione è stata piegata a tale frattura; dunque, la cappella della Crocetta fa parte per una parte della giurisdizione della parrocchia di San Rocco (comune di Cuneo) e per il resto di quella di Borgo San Dalmazzo. Secondo le comunicazioni orali degli abitanti della frazione la chiesa è in realtà curata in prevalenza dalla parrocchia di San Rocco. Per la cura spirituale del santuario vale il medesimo discorso fatto per la giurisdizione. Va però considerato che, essendo stata una cappella privata di famiglia, in passato non è stata curata sempre dal parroco in carica, ma da sacerdoti scelti dalla famiglia stessa. Dal momento che, allo stato attuale delle ricerche, non è stato possibile rintracciare documenti che chiarissero i passaggi di proprietà, ci si è basati sulle comunicazioni orali avute dagli abitanti della frazione. La cappella, il cui patronato apparteneva da data imprecisata (indicativamente dal XIX secolo) alle famiglie Bongioanni e Bertarione proprietarie dei cascinali antistanti, veniva accudita e curata, per volere dei patroni, da un’anziana signora residente nella frazione. Alla morte della donna il compito è passato al signor Giovanni Dutto che ancor oggi se ne occupa. Il signor Dutto fa inoltre parte del comitato di quartiere che, nell’ambito di una valorizzazione della zona, si impegna a mantenere in buone condizioni la cappella, centro spirituale della comunità.

12011 Borgo San Dalmazzo CN, Italy


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