Beata Vergine dei Magi ( in Sant`Antonino)

Nel 1610 venne realizzata una nuova e più grande cappella per custodire convenientemente la venera immagine. Nel 1763 ebbe inizio la costruzione della nuova chiesa che comportò l’abbandono ed il successivo abbattimento della precedente.Descrizione: Realizzato su una tavoletta ottagona (31 X 23) di abete, il dipinto, prodotto di un artista di formazione popolare operante probabilmente in ambito emiliano, raffigura l’adorazione dei magi. Il dipinto nel 1602 apparteneva a tale Battista Cavicchioli di Ficarolo la cui famiglia già da tempo possedeva e venerava l’immagine miracolosa. Entrata in uso: nell’anno 1602 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: La raccolta era distribuita sull’altare della Beata Vergine dei Magi Note sulla raccolta: La raccolta è documentata dalla visita pastorale del cardinale Lorenzo Magalotti (1629) che attesta la presenza di “argenti” e del libro “ de gratyis”. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Non si dispone di dati sullo stato attuale della raccolta.

La visita pastorale del cardinale Lorenzo Magalotti, che ebbe luogo nel 1629, costituisce l’ultima documentazione del culto, che nell’arco di qualche decennio sembra scomparire. Nelle successive visite pastorali viene fatto riferimento alla cappella della Beata Vergine senza alludere a tale venerazione. Il 18 agosto 1947 viene approvata l’erezione di una “Pia unione della Madonna dei Magi e delle Lacrime”, la cui fondazione era stata proposta dall’arciprete di Ficarolo don Rodolfo Barbieri, che intese rilanciare il culto della Madonna delle Lacrime. L’iniziativa che venne ripresa anche in tempi più recenti (1980 ca.) non riuscì tuttavia in alcun modo a recuperare la devozione che nei primi decenni del seicento condusse a Ficarolo un flusso continuo di pellegrini anche da luoghi molto distanti. Descritione della scoperta fatta in Ficarolo nel 1602 di una immagine di Maria Vergine e del trasporto fatto in chiesa, Ferrara, Biblioteca Comunale “Ariostea”, Collezione Antonelli, MS 322. DON ERCOLE MORELLI (Rettore di Bagnolo), Relacione, 1602, Archivio Parrocchiale di Ficarolo. GUARINI MARC’ANTONIO Relatione della processione solenne fatta nella traslazione dell’immagine miracolosa della Beata Vergine, posta nella collegiata della terra di Ficarolo Ferrara, per Vittorio Baldini stamp. Cam., 1611. Venuto a conoscenza di un’immagine della Madonna oggetto di un episodio di lacrimazione, avvenuto il 2 giugno 1602, il parroco di Ficarolo Alfonso Guerra, sollecitato dal vescovo di Ferrara, Giovanni Fontana, fece trasferire la prodigiosa tavoletta nella chiesa parrocchiale dove il giorno 13 “… si vide uscire dall’occhio manco dell’Immagine Santissima di Maria Vergine dipinta in questo quadretto alcune lacrime…” Nel 1610 l’edificazione di una nuova cappella e la concessione dell’indulgenza plenaria contribuì a consolidare il culto della Madonna delle Lacrime che nel volgere di pochi anni era sempre più incrementato e conduceva in pellegrinaggio a Ficarolo numerosi personaggi illustri, alti prelati e teste coronate. Con il breve del 6 agosto 1610 papa Paolo V concede l’indulgenza plenaria a chi avesse partecipato alla cerimonia di traslazione dell’immagine sacra nella nuova cappella. La Chiesa di Sant’Antonio, che ospitava il santuario, viene per la prima volta citata in un privilegio di papa Celestino II al vescovo Griffo.

45036 Ficarolo RO, Italy


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