La chiesa è a un’unica navata divisa in tre campate, delle quali la seconda con volta a crociera e archi a tutto sesto poggianti su pilastri, mentre le altre due sono voltate a botte. Il presbiterio non è absidato e sei cappelle sono disposte intorno al perimetro della chiesa. Il campanile era coperto da una cuspide che venne in seguito sostituita dall’attuale cupolotto a base quadrata. Iniziata nel 1642 insieme al convento, la chiesa fu completata verso il 1660 e consacrata il 22 agosto 1664. In origine era dotata di un altare maggiore e due laterali. Nel 1711 venne eretta la cappella del Santo Sepolcro e poco dopo quella della Vergine Addolorata. Il piazzale antistante con la statua risale al 1871. Tra il 1893 e il 1895 venne rinnovata la sacrestia e ampliato il presbiterio, e furono create due nuove cappelle ai lati. Nel 1902 furono ripresi gli intonaci e le pitture interne.
Il convento fu quello che subì maggiori modifiche nel corso del tempo, si ricordano le principali: venne ampliato tra il 1641 e il 1724, quando risulta di superficie maggiore; dopo il 1802 venne espropriato e posto in vendita, ma nel 1817 il conte Balbiano di Viale lo riacquistò per permettere ai padri riformati di rientrare a Chieri. Nel 1869 passò ai Lazzaristi di San Vincenzo che operarono sostanziali trasformazioni alle strutture della parte occidentale che fu rialzata di un piano, mentre ai lati furono realizzati due nuovi corpi di fabbrica, verso i giardini e uno nuovo verso il cortile di servizio. Furono sostituiti gli intonaci originari lasciando la muratura a vista. Inoltre venne rifatto il chiostro, eliminando gli affreschi dell’Ottocento, ampliato il refettorio e costruita una nuova cappella.Descrizione: Nel 1636 furono donati ai Riformati le reliquie di san Vincenzo martire e di santa Maura vergine e martire, per altro citate da Bosio, ma già a fine del XIX secolo non più rintracciabili: Bosio, memorie storico-religiose, 1878. Entrata in uso: nell’anno 1636 Reliquia: Ossa
Raccolta di ex voto: No
La chiesa fu costruita in seguito al voto solenne di Cristina di Francia rivolto alla Madonna per ottenere la pace per il suo ducato. Il complesso monastico venne venduto dopo la soppressione francese e i Francescani riuscirono a rientrare grazie all’acquisto del conte Balbiano, e vi rimasero fino al 1892. Nel 1869 il numero dei frati era talmente esiguo che furono sostituiti dai Lazzaristi di San Vincenzo de’Paoli (detti anche Preti della Missione) che tuttora reggono il monastero e la chiesa.
Bosio riporta la leggenda con molti particolari, che tralasciano invece le altre fonti: Bosio, memorie storico-religiose, 1878.
1641: patente di Cristina di Francia nella quale viene ricordata la chiesa con il titolo di Madonna Santissima della Grazie. / 25 agosto 1642: posa della prima pietra. / 22-24 agosto 1664: consacrazione della chiesa. / 1711: erezione della cappella del Santo Sepolcro. / Tra il 1893 e il 1895 vennero rinnovati la sacrestia e il presbiterio.
I Lazzaristi sono denominati anche Preti della Missione.
I Francescani officiavano nella chiesa di San Guglielmo dal 1626; per volere della Duchessa si spostarono alla Pace e iniziarono a costruire la chiesa.
Bosio riporta la notizia, ma non è stato possibile verificarla: Bosio, memorie storico-religiose, 1878.
10023 Chieri, Metropolitan City of Turin, Italy
Santa Maria della Pace
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