Basilica di San Francesco

Il complesso cultuale si presenta con due chiese sovrapposte (in quella inferiore vi è il corpo del Santo) più il Convento dei Frati. La conformazione collinare del terreno su cui sorge l’edificio ha facilitato la forma a più piani dello stesso. La basilica inferiore, con funzione di cripta è in stile romanico lombardo ed ha una pianta a forma di Tau, o croce egizia il progetto originario prevedeva una sola navata divisa in quattro campate, con copertura a crociera e costoloni di sezione quadrata; la terza campata era tramezzata da una iconostasi, con un pulpito dal quale veniva celebrata la messa, il presbiterio presenta un transetto coperto a botte e abside a calotta. Nel corso dei lavori venne aggiunto un atrio d’ingresso. Successivamente a partire dal pontificato di Nicola IV (1288-1292) vennero aperte le cappelle nelle pareti della navata, dovute a sempre maggior richiesta di sepolture votive presso il corpo del Santo. Nel 1818, dopo la rimessa in luce del sarcofago con le spoglie del Santo, la cella sotterranea sottostante la cripta fu allargata scavando il duro scoglio circostante sdoppiando così lo spazio criptico. Il campanile a torre, romanico con tocco gotico, decorato leggermente con maioliche colorate, fu ideato secondo tradizione italiana, staccato dal corpo della chiesa. La basilica superiore ha una semplice facciata a capanna, costruita in pietra bianca senza alcuna nota cromatica tranne per le perdute incrostazioni musive del rosone. L’interno è ad una sola navata divisa in quattro campate con transetto ed abside poligonale. Le campate sono coperte da volte a crociera con costoloni di profilo ogivale che scaricano il peso su esili pilastri a fasce. Ad una certa altezza, le pareti rientrano formando un ballatoio che corre tutto intorno la chiesa, passando sotto i pilastri. Dietro l’altare infondo all’abside è la marmorea e lapidea cattedra pontificia, segno della dignità giuridica e liturgica con cui i papi hanno voluto onorare la basilica francescana. I locali del Sacro Convento si articolano intorno a quattro chiostri ed il perimetro conventuale ospita fin dalle origini la Domus Gregoriana o palazzo dei papi fatto costruire dal fondatore Gregorio IX, sul lato nord del convento. Nel 1476 Sisto IV spostò la dimora dei pontefici sul lato Sud-Ovest dell’edificio. Dietro l’abside, sul lato nord del chiostro maggiore, sono i locali ospitanti il Museo del Tesoro. Sul lato Nord-Ovest sono i locali della Biblioteca la cui esistenza è documentabile a partire dal 1265 in un manoscritto del cardinale Caietani, poi Bonifacio VIII. (Per ulteriori precisazioni sulla tipologia del santuario vedi testi elencati in bibliografia).Descrizione: Il 25 maggio 1230 le spoglie del Santo furono traslate in una cella appositamente predisposta sotto l’altare maggiore. Attualmente l’oggetto del culto è la tomba di San Francesco, ma in passato si venerevano anche numerose reliquie. Entrata in uso: nell’anno 1230 Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile Note sulla raccolta: Gli ex voto vennero tolti da tutte le chiese di Assisi nei primi decenni del Novecento.
I miracoli di San Fracesco sono raccolti nelle Fonti Francescane Assisi 1978
Il 17 luglio 1228, giorno successivo alla canonizzazione di San Francesco, il papa Gregorio IX poneva la prima pietra della basilica, Il Papa volle la costruzione della nuova chiesa per grazia ricevuta! (Pasquale Magro La basilica sepolcrale di San Francesco in Assisi Assisi 1991, p.10) Per esprimere la gratitudine del popolo cristiano a Dio che aveva dato all’umanità un uomo come Francesco. Il santuario venne concepito come luogo di pellegrinaggio non solo per i credenti, ma anche per i non credenti e questo si concretizzò dando un alto valore artistico al Tempio.Insieme alla chiesa il papa promosse la costruzione di un convento e di un palazzo papale.Il 25 maggio 1230 le spoglie del Santo furono traslate in una cella appositamente predisposta sotto l’altare maggiore. Il 25 maggio 1253 la basilica fu solennemente consacrata dal papa Innocenzo IV. Il Santuario è stato ed è ancor oggi meta di devoti provenienti da tutto il mondo. La seguente lista di indulgenze è tratta da: Angeli Francesco Maria, Collis Paradisi amoenitas, seu Sacri Conventus Assisiensis historiae libri II, Tipografia del Seminario, Montefiascone 1704, p.56-59.Costituzione del tesoro di Indulgenze della Sacra BasilicaDalle Clementine (e da tutti gli altri autori [giuristi] citati) si sottolinea che le indulgenze false sono causa di dannazione mortale, perciò si fa un inventario delle vere indulgenze: 1)meno di due anni dopo la morte di San Francesco Gregorio IX ha concesso un’indulgenza di 40 giorni con la bolla Recolentes qualiter del 29 aprile 1224 per chi contribuiva alla costruzione della basilica di Assisi, (la data del 29 aprile 1224 scritta in questo documento è sbagliata infatti di tratta del 1231). 2)Per la traslazione del corpo tre anni di indulgenza, ma solo fino al Natale dello stesso anno con la bolla Morificans Misericordias del 1226 (altro dato errato si tratta del 1233). 3)Innocenzo IV il 13 febbraio 1252 concede l’indulgenza di 15 giorni a chi visita la basilica per la festa di San Francesco, e poi un’altra di quindici giorni per la stessa causa l’anno dopo, e ancora l’anno seguente, e con la bolla Consacrationes Altarium 100 giorni per i visitatori nel giorno di San Stanislao, bolla del 26 gennaio 1244. 4)Alessandro IV con la bolla Pro reverentia B. Francisci il 6 maggio 1258 concede al Custode del Sacro Convento di rendere valida la soddisfazione di un voto anche se fatto da altri. 5) Clemente IV, con la bolla Cum ad Promerenda del 15 ottobre 1265, per la festa di San Francesco e gli otto giorni seguenti concede un’indulgenza di un anno e quaranta giorni. 6) Nicolò IV, con la bolla Praecelsa Gloriosissimidel 4 maggio 1289 concede a ogni visitatore l’indulgenza di un anno e quaranta giorni, e con la bolla Ante Thronum del 21 gennaio 1288 concede per la festa di San Francesco e gli otto giorni seguenti un’indulgenza di un anno e quaranta giorni. Con la bolla Eximia devotionis del 13 giugno 1291 concede un’indulgenza di un anno e quaranta giorni per la feste di Pentecoste, Natale, Annunciazione, Purificazione, Assunzione, per la festa di Sant’ Antonio da Padova. 7) Bonifacio VIII concede con la bolla Licet is del 22 gennaio 1294 ai visitatori della chiesa, cento giorni d’indulgenza, stessa bolla concede un anno e quaranta giorni per chi visita la chiesa il giorno della festa del Santo e l’ottava seguente. 8) Bonifacio IX con la bolla del 31 ottobre 1391 concede ai visitatori della Cappella di Santa Caterina il giorno della festa e l’ottava un anno e quaranta giorni, con la bolla del 28 agosto 1392 concede sette anni e quaranta giorni. 9) Martino V con la bolla del 1 aprile 1419, concede cinque anni e quaranta giorni a chi soccorre con le offerte la basilica. 10) Sisto IV con la bolla del 26 novembre 1472 concede duecento anni e quaranta giorni di indulgenza a chi visita la basilica per la festa dell’Assunzione, di San Francesco, S. Antonio da Padova, San Bernardino da Siena e soccorre con offerte. 11) Gregorio XIII con la bolla del 1 ottobre 1577 concede di liberare un’anima dal purgatorio dicendo la Messa dall’altare di San Francesco. 12) Sisto V con la bolla del 19 novembre 1585 estende le indulgenze alla confraternita dei cordonati, all’arciconfraternita dei confaloni di Roma e la estende ai pacificatori. 13) Paolo V con la bolla del 2 marzo 1607 conferma e aggiunge sette anni e quaranta giorni ai cordonati che visitano la basilica. 14) Gregorio XV con la bolla del 12 novembre 1622 conferma ed estende agli infermi che non possono visitare, ma che recitino il Pater Noster e l’Ave Maria e il Gloria per cinque volte. 15) Innocenzo XII con la bolla del 18 agosto 1695 concede l’indulgenza plenaria perpetua ai visitatori. (Ci sono anche due indulgenze date a voce e ritirate o non confermate una è di Gregorio XV e l’altra di Urbano VIII).

Piazza Inferiore di S. Francesco, 2, 06081 Assisi PG, Italy


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