Dell’archicenobio rimangono solo i resti della cisterna e della chiesa. La grotta era sommariamente divisa in due o tre zone a livelli diversi: quella interna, che costituiva la parte cultuale, e quella esterna che, con le grotte più piccole laterali, formava la parte abitativa. Riesce difficile risalire all’originaria planimetria a causa del notevole accumulo di materiali di crollo.
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
Il primo documento in cui si menziona il monastero risale al 1226 ed è relativo alla donazione di alcuni stabili nelle pertinenze di Fondaniano, da parte di un certo Morico di Gisone. Il documento successivo, del 13 dicembre 1235, è un breve in cui papa Gregorio IX pone il monastero sotto la diretta giurisdizione della Sede Apostolica. In realtà non fu un semplice monastero ma un archicenobio, dove risiedeva il Priore Generale capo di una congregazione di monaci benedettini. Esso aveva alle sue dipendenze numerosi luoghi di culto ed eremi delle diocesi di Ascoli, Rieti, L’Aquila.
Il ruolo di archicenobio attribuito a Sant’Angelo in Volturino sembra presupporre che, nonostante le difficolta`di raggiungimento della grotta, un tempo esistesse un vero e proprio sentiero costantemente curato e provvisto di ringhiere e passerelle lignee. Le dipendenze di altri eremi e piccoli monasteri montani da Sant’Angelo, nonche`la presenza in esso di un Priore Generale, fanno pensare ad un certo movimento di monaci e conversi per l’approvvigionamento del monastero e i necessari collegamenti con i luoghi di culto dipendenti. Di tutto cio`oggi, purtroppo, non rimane piu`traccia. Il Priore Generale di Sant’Angelo risiedeva, nel periodo invernale, a San Lorenzo in Carpineto, nei pressi di Ascoli, come risulta dalle bolle e dai documenti pontifici; essi, infatti, erano indirizzati all’uno e all’altro cenobio a seconda della stagione. Solo alcuni monaci rimanevano nella grotta per accudire all’eremo nel periodo invernale. Il primo documento che riguarda il monastero e`del 13 luglio del 1226 ed e`relativo alla donazione di alcuni stabili nelle pertinenze di Fondaniano da parte di Morico di Gisone. Papa Paolo II, il 13 dicembre del 1468, in seguito alla rinuncia di Melchiorre Piccolomini da Siena a priore generale, concede al monastero di Sant’Angelo Magno di Ascoli il priorato di Sant’Angelo in Volturino. Tale passaggio di poteri ha sicuramente influito sulla sopravvivenza del monastero, accellerandone il declino dovuto alla sua impervia e scomoda posizione.
64100 Teramo, Province of Teramo, Italy
Sant`Angelo in Volturnino
Subscribe
Login
0 Commenti
Oldest